Rita guarda la sveglia, 5.30 manca solo un’ora per concludere una notte interminabile.
Alza il lenzuolo, gambe da tempo non amate escono dal lenzuolo che sa ancora di notte.
Angolo , con passi quasi certi prepara il primo caffè del giorno
Acqua nera ora scivola nella gola, caldo ,bollente è una prima carezza artificiale del mattino
Bagno, specchio riflette un viso stanco di vivere, la mano sfiora un seno
Peccato che non ci sia uomo che scenda giù dove nasce vita
Uno, due, tre… I numeri contano i giorni che mancano
I passi sono uniti, il baratro ormai è vicino.
Guardo fuori dalla finestra, un giorno simile vivrà indentico già al passato ieri
Sospira Rita, cerca la sua ennesima sigaretta
Fumo scivola tra lingua e cuore
Si adaga come cenere di camposanto
Ella vive e muore ogni dì
Si volta, cerca riparo da pensieri e mostri diurni
Si rannicchia ora, posizione fetale, cerca utero che le dia calore e vita..