Mi chiedi se ti amo…io vedo solo il ventitrè nel buio del silenzio….
Chiedere ora e cercare risposte nel confine di sabbia,
le orme non sono poggiate, ma sul suolo c’è solo il tallone che presume che io corra lontano nell’orizzonte del tramonto…
Calar della sera, forbici nella mano per tegliare in origami il nostro cuore muto e pavido che non vuole dire no…
Ennesima sigaretta ,schiacciata nel posacenere che trabocca di cicche e di pensieri marci,
la botola è chiusa, una statua cieca fa da guardiano a questi miei occhi strabici,
una mosca nera cerca la liberta attraverso una finestra chiusa ,senti la sua disperazione nelle ali, non uscirà dalla finestra , nei suoi cerchi folli morirà e qualcuno poi per pietà la butterà via, tra fili d’erba con la contraddizione del commiato…
Luttto, sento il timer che prepara neve, il pranzo in un piatto, bicchiere rovesciato, sangue che macchia la tovaglia buona…
Bucato da fare, pelle da smacchiare,
devo uscire, trovare un confessore che dia pace ai miei peccati,
padre mi perdoni pechè non fornifico più, la mia pelle non viene morsa più da tempo ormai…
Esco , rientro di nuovo nella lama del freddo, cenere , vulcano che mi richiama a vita…
No, No…chi sono?
Specchio al rovescio, vedo la mia anima mancina…
Carte…gioco…musica…scale da salire….
Amore mi ami?….Amore..no…amo quella persona che strinsi in una notte d’estate…ora non sei più tu…
Sei diversa…sei tu…non posso amarti…sei pioggia ora che scorre …e mi bagna in una pioggia che non conosco…