Devo sentire il dolore, solo così saprò se sono viva
incindo la pelle come cuoio, sento che si apre ora la vita,
sangue che cola , caldo, si sono viva
Viva in questo giorno di dolore, senza se , senza il là….
Stanca di vivere tra paradossi, stanca dei pensieri, stanca di amarti,
ora devo armarmi di coraggio e andare…oltre il buio per un giusto spiraglio di luce
Cosa chiedere più di quello che ho già avuto da me?
Il vento bussa alla porta, apro… Folate di vento spazzano inutili residui di te…
Ecco ora prendo la cazzuola e il cemento e con te e poi con le tue ossa ci faccio un castello di sabbia…
Vedi cosa significa il paradosso?
La notte calma prende in prestito un sogno e lo porta nella tana, un leone lo mangia come se fosse agnello sacrificale, senti amore il parodosso della carne e dei denti?
Bianca , verso il latte nel viola, lutto di cuore… Muro il pianto nel muro,
mangio i vetri, mangio l’onda che mi porterà forse a riva, mangio l’ultima fottuta speranza, effetti collaterali di vita, pasticca da prendere metà la mattina , metà la sera….
Che voglia di incidere ancora la carne, che voglia di corvi, che voglia di canto e non so cantare…
Che voglia…di amare e non m’è dato amare…figlia di Patria e straniera nella sua terra….