Un mal di testa da sbronza postuma accompagnerà questo solstizio d’estate…
L’ape cerca l’uscita, giro giro tondo nel suo giallo e nero…
Mi accompagna , una canzone un po’ troppo fuori moda..
Il cane abbaia a un ospite non gradito…
Respiro a fatica … Terra chiama terra….
Io cambio , in questo meriggio come pelle di lucertola…
Mi scopro un seno, poi un piede il resto lo lascio in balia della mia vena di follia…
Perla rossa, perla nera , perla bianca, un filo e ognuna in essa come fossero biglie…
Casomai se passi in questo delirio… Dimmi chi sei…
Ho bisogno di riso… Da mangiare e poi per farne una rista contagiosa…
Rimetto in scena il mio io…
Io assaporo..La bile..La noia…Io sfioro il vuoto…Vorrei…Solo raggi di luna e sale da mangiare come capra….Per riposare…in un ombra…